Sentirsi belle e in armonia con sé stesse è più facile se sappiamo quali colori si adattano meglio a noi, al nostro viso, al colore dei capelli e della pelle, alla forma del nostro corpo.
L’armocromia, tecnicamente e scientificamente è pura analisi del colore.
Nata come una disciplina legata al mondo dell’arte, viene sviluppata nel tempo grazie al grande lavoro delle costumiste e delle dive del cinema americano.
Su di loro, alcuni colori avevano l’effetto di valorizzarne l’aspetto: da qui, l’interesse di approfondire il tema dei colori associato alle caratteristiche personali è diventata una vera e propria scienza.
Non si tratta solo di associazione di colori alla persona ma di un viaggio evocativo individuale che entra in contatto con una parte molto importante delle donne: il proprio sentirsi femminile.
In occasione dell’evento che è stato organizzato presso il Centro Tessile Settanni lo scorso 29 Novembre, ne abbiamo parlato con Chiara Russo, consulente d’immagine e specialista dell’armocromia.
Dalla scuola fatta nelle vie della moda di Londra, studiando le grandi vetrine dei magazzini inglesi e dopo essersi specializzata in luci per la fotografia, Chiara ha lavorato per quasi 20 anni come visual merchandiser, allestimento di vetrine ed interni di una nota catena di abbigliamento internazionale: H&M.
Grazie ad una serie di coincidenze lavorative e non solo, è entrata in contatto a Milano con l’Italian Image Institute di Rossella Migliaccio, tra le più importanti consulenti d’immagine italiane e da lì è nato l’amore per l’armocromia:

“La vita mi aveva portato a vivere esperienze diverse. Come un grande chef, sono riuscita ad unire tutti gli ingredienti e ad ottenere come risultato un lavoro che mi appassiona moltissimo”.
Quando svolge le sue attività, Chiara riesce a far emergere la bellezza delle sue clienti lavorando su qualcosa che già esiste:
“Mi sono resa conto che la vera bellezza risiede nel rispetto delle peculiarità specifiche di ognuna di noi, il punto di eleganza è diverso per ogni donna, così come la sobrietà o la stravaganza. Non si tratta di identificare canoni oggettivi o copiare stili già visti. Mi piace lavorare sull’identità personale di ognuna e sullo specifico momento di vita che sta attraversando”.
Chiara, che cosa rappresenta per te l’armocromia?
“Lego l’armocromia alla mia missione professionale: lo vedo come uno strumento molto potente in grado di entrare in contatto con l’universo femminile e di farne emergere una nuova bellezza. Posso dire che alcune consulenze hanno cambiato davvero la vita a qualche donna e questo mi rende molto orgogliosa”
Come funziona il sistema dei colori nella consulenza armocromatica?
“L’armocromia si sviluppa nello studio di un sottotono, già presente in ognuna di noi. Può essere freddo o caldo e, all’inizio, nessuna ne è consapevole. Durante la consulenza, io avvicino dei colori sulla persona e ne percepisco la reazione emotiva. In base a questo proseguo nella ricerca dei colori giusti. L’associazione colore-persona si fa attraverso i colori delle stagioni: quella calda, dominata dai rossi, quella invernale che è più legata ai blu e ai grigi e così via. L’obiettivo è identificare quei colori che potenziano la propria personalità e che permettono una valorizzazione del proprio corpo”
Rispetto alla stoffa e ai tessuti, oltre ai colori, come è possibile creare armonia tra la persona e quello che si indossa?
“È la base di tutto. La consulenza armocromatica ti offre proprio, a livello materiale, strumenti nuovi per sapere autonomamente non solo quali sono i colori che ti potenziano ma anche quali trame e fibre, quali consistenze, quali forme ti valorizzano maggiormente. Non parliamo di numeri o di taglie, è soprattutto un discorso di tessiture e di proporzioni. Osservare il proprio corpo significa mettere in luce i punti di forza delle proprie linee. È un discorso che si lega all’unicità di ognuna di noi: amarsi significa anche rispettarsi in quelle che sono le proprie specificità”
Come si sviluppa, nel concreto, una consulenza armocromatica?
“Sono circa tre ore di lavoro immersivo: le donne si siedono davanti ad uno specchio piuttosto grande e vengono neutralizzate grazie al supporto di grembiuli e cuffie che eliminano le distrazioni dal resto dell’ambiente e mi permettono di illuminarle solo di luce naturale. L’armocromia è uno strumento leggero e fresco ma poggia sempre su note personali, a volte anche impegnative”
In che senso?
“Molte donne attraversano periodi nella vita più o meno complicati o faticosi. Alcune hanno bisogno di ritrovarsi, per esempio dopo una gravidanza o dopo un divorzio. Grazie all’armocromia, le aiuto a fare in modo che i colori diventino un’occasione, l’opportunità di sentirsi di nuovo sé stesse”